Quando, all’inizio della loro carriera, iniziarono ad esserci i primi scontri tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, tutti intuirono che entrambi i tennisti sarebbero stati dei predestinati, in virtù degli incredibili valori presentati in campo e grazie ad un’attitudine assolutamente straordinaria. Nel corso degli anni i percorsi sono stati differenti, con l’affermazione dello spagnolo prima e dell’italiano poi, ma i due sono giunti essenzialmente allo stesso livello, con uno Slam già conquistato in carriera e con roseo futuro davanti.
Ad oggi, scegliere tra Alcaraz e Sinner è un po’ come puntare alla cieca e, in tal senso, qualora tu voglia saperne di più a proposito di questo mondo, ecco le migliori software house che creano i giochi dei casinò online. Insomma, scegliere tra l’uno e l’altro non è affatto semplice, poiché i valori espressi sono diversi per essendo entrambi straordinari: se si dovesse indicare chi tra i due dominerà le classifiche ATP in futuro, però, su chi potrebbe ricadere la scelta? Attraverso alcuni indicatori cerchiamo di capirlo, pur sottolineando quanto, una sfida di questo genere, sia incredibile e vitale per il mondo del tennis.
Le qualità e i limiti di Alcaraz
L’analisi non può che muovere i suoi passi da Carlos Alcaraz Garfia, il tennista spagnolo che da molti è stato definito come l’erede di Nadal. Per quanto abbia dimostrato tanto su tutte le superfici, battendo anche Djokovic in finale al Wimbledon in un’incredibile atto ultimo sull’erba, Carlos Alcaraz non è apparso ancora del tutto predominante sui diversi campi che sono stati da lui calcati. In generale, il valore del tennista è assolutamente indiscutibile, e la sua qualità in campo non può essere in alcun modo negata: quando è in giornata Alcaraz è assolutamente inarrestabile, talvolta addirittura rischiando di strafare in determinati momenti del match.
La gestione delle risorse fisiche e mentali sembra essere un attuale limite del tennista, che talvolta tende a concentrare troppo e in un sol punto tutta la sua incredibile forza tecnica e tattica, a spese di game o set successivi. Nonostante gli Slam facciano parte della sua bacheca, ciò l’ha frenato in alcune occasioni, ma fa anche parte di un processo di maturazione e di crescita del tennista che è pronto a diventare infermabile.
Le qualità e i limiti di Sinner
Il Sinner di qualche mese fa non poteva assolutamente essere paragonato a Carlos Alcaraz, dal momento che gli capitava spesso di perdere incontri in cui era favorito o in cui poteva assolutamente avere la meglio, spesso per inesperienza o mancanza di maturità completa del suo gioco. L’inizio del 2024 non è però una casualità: il tennista altoatesino è assolutamente straordinario, raggiunge una dimensione quasi perfetta e sa anche quali sono i momenti di una partita e di un torneo in cui gestire al meglio le proprie forze, così da abbassare il ritmo e ritrovare completamente la lucidità.
I due set persi in finale contro Medvedev dimostrano che il giocatore è ancora battibile, ed è assolutamente normale, quando il livello si alza molto e di fronte ci sono dei tennisti che stressano il suo gioco, sbagliando pochissimo, lasciando che Sinner debba trovare necessariamente il vincente o costringendo l’altoatesino a rete. Trattavasi, in ogni caso, anche della prima finale Slam, per cui molto del futuro di Sinner sarà pieno di prime volte che dovranno essere affrontate se vuole diventare uno dei più grandi di sempre. Attitudine, forza mentale, capacità di rimanere sempre ancorato alla partita sono, però, dei valori che già rendono Sinner un predestinato.
Sinner-Alcaraz sarà il nuovo Djokovic-Nadal?
La domanda che ci si pone a questo punto è la seguente: la rivalità tra Sinner e Alcaraz può replicare quella che c’è stata sul campo tra Nadal e Djokovic? Innanzitutto c’è da sottolineare un dato: i due sono molto amici fuori dal campo e ciò rende i loro incontri maggiormente genuini e godibili. I valori tecnici di entrambi sono fuori di discussione, per cui il futuro può regalare solo grande spettacolo; ad altissimi livelli, i due hanno dimostrato di avere già un click in più rispetto a quei tennisti che sono a metà tra vecchia e nuova generazione (Zverev, Medvedev, Tsitsipas), per cui il futuro è assolutamente nelle loro mani.
In tanti incontri vincerà Sinner, in tanti altri Alcaraz, e i due sono pronti a cedere la relativa posizione in classifica all’altro, con un confronto che non rende soltanto il tennis divertente e imprevedibile, ma anche sano in tutti i suoi aspetti.